CHIAMA LE NOSTRE ESPERTE 899 48 45 40
oppure con carta di credito chiama,
075.630.85.06 o 02.94.44.75.15
Marie-Anne-Adelaïde LeNormand, più nota come Mlle Lenormand, fu una famosa cartomante francese, il cui nome è legato alla storia della cartomanzia a partire dall’800, fino ai nostri giorni. Il suo nome è legato a un mazzo di carte divinatorie di sua invenzione, replicato in centinaia di varianti e diffuso, ancora oggi, in tutto il mondo.
Personalità complessa, un po’ istrionica e dotata di vivace fantasia e acuta sensitività, Marie Anne Adelaïde nacque in Normandia 16 settembre del 1768, anche se lei dichiarava, in contrasto con i documenti ufficiali anagrafici, di essere nata il 27 maggio 1772. Le vicende della sua vita seguono due direzioni diverse, a causa del suo modo di raccontarsi, in contraddizione alla realtà storica documentata ed effettiva. Marie Anne amava inventare se stessa, attribuendosi episodi e vicende che lei stessa riteneva più consone alla sua personalità. I diari della donna sono un evidente tentativo di accreditare le sue doti di veggente e sono spesso in contrasto con le ricerche svolte dagli storici a partire dall’epoca stessa in cui lei visse. La “Sibilla dei salotti” diceva di essere stata ospite, da bambina, nel convento reale di Alençon, mentre in realtà frequentò una semplice scuola diretta da suore benedettine. I primi “segnali” della sua chiaroveggenza sono riconducibili a quel periodo, durante la sua permanenza in convento e divennero inequivocabili quando si trasferì nella turbolenta Parigi nel periodo che seguì la Rivoluzione Francese. Mlle Lenormand, del suo soggiorno parigino nel 1790, raccontò l’assidua frequentazione dell’aristocratico salotto di Mme de La Saussotte, mentre in realtà andò nella capitale solo nel 1793 e lavorò per un periodo in una lavanderia. In quegli stessi anni conobbe un’indovina, Mme Gilbert, un‘altra famosa cartomante dell’epoca, che le insegnò i rudimenti della divinazione tramite la chiromanzia e la conoscenza dei tarocchi di Etteilla, pseudonimo di Jean-Baptiste Alliette, occultista francese dell’epoca. Quest’attività, all’epoca ancora illecita, la portò davanti a un giudice, che decretò un breve periodo di carcere. L’argomento della sua breve prigionia è piuttosto controverso, come del resto tutta la storia di Lenormand che era un’abile promotrice di se stessa: Marie Anne raccontava di essere stata la confidente dell’imperatrice Giuseppina di Beauharnais, al punto che la sovrana le permise di pubblicare l’analisi chiromantica della sua mano sinistra in uno dei suoi libri, anche se la mano che appare nel libro è la destra. Mademoiselle Lenormand raccontava di essere in confidenza anche con lo stesso imperatore Napoleone Bonaparte, a cui aveva svelato la sua intenzione di divorziare da Giuseppina. Napoleone la fece incarcerare due volte per motivi politici, anche se ogni cartomante può facilmente immaginare il vero motivo di tali condanne.. .Mlle Lenormand raccontò inoltre, molti anni più tardi, di aver predetto la morte del re Luigi XVI. e che questa sconvolgente predizione divenne di pubblico dominio, dandole la fama desiderata e necessaria per aprire uno studio in Rue de Tournon, al centro di Parigi, con una semplice targa che recitava : “Mademoiselle Lenormand, libraire”. Mlle Lenormand infatti non si limitava solo ai consulti con i suoi clienti, ma in quegli anni scrisse quella che è una vera e propria miniera di manoscritti con appunti e studi, molti dei quali purtroppo sono andati irrimediabilmente persi. Presto i suoi responsi furono richiesti anche da illustri personaggi del nuovo regime. Molti furono i suoi detrattori, tra i quali anche qualche giornalista suo contemporaneo, che affermarono che tutte queste frequentazioni erano frutto della fantasia della Sibilla d’Alençon, e che anche le sue presunte profezie erano sempre post factum, ma si sa, ciò che non si comprende fa sempre paura…
Mlle Lenormand morì a Parigi il 25 giugno del 1843, lasciando ai suoi eredi una cospicua fortuna. e numerosi manoscritti, alcuni ancor oggi purtroppo inediti, che aveva scritto a partire dalla morte di Napoelone, evento che lei aveva accolto con gran sollievo.
Il nome di Madamoiselle Lenormand in cartomanzia è legato a una serie di mazzi di carte quasi tutte discendenti dal famoso mazzo di carte “Sybille des Salons”, un mazzo di 52 carte che vide la luce per la prima volta nel 1828, raffigurante ognuna un personaggio diverso, ben distinto, con un significato preciso e con un seme delle carte francesi nello spigolo in alto a sinistra. L’editore pensò di attribuire un uso divinatorio alle cosiddette “carte da conversazione” o “carte sentimentali”, genere popolare abbastanza diffuso in Francia, Inghilterra e Germania a partire dalla seconda metà del Settecento. La versione più antica fu prodotta da Mansion intorno al 1828.
Le Sybille di Mansion furono presto ridisegnate dal celebre illustratore Grandville, (alias Gérard Jean Ignace Isidore 1803 –1847) e pubblicate con lo stesso titolo intorno al 1840 dalla ditta parigina B.P. Grimaud. Sempre Grimaud nel 1850 circa, stampò una versione della Sybille des Salons, formata solo da 32 carte e intitolata “Le Livre du Destin”. In questo mazzo tutte le figure e i rapporti con le carte da gioco vennero totalmente stravolti, rispetto all’edizione originale. Molte furono le versioni di questo mazzo: “Le Petit Cartomancièn” pubblicata da Grimaud intorno al 1870, in cui, a differenza del passato, su ogni carta vengono riportati anche i significati divinatori positivi e negativi, il “Grand Jeu de Societé de M.lle Lenormand”, il cui apparato iconografico fornisce al cartomante inediti spunti nel corso della seduta divinatoria, per la presenza di scene di vita quotidiana, paesaggi o figure simboliche.
Numerosi fabbricanti di carte, in ogni parte dell’Europa, idearono svariati mazzi per la cartomanzia nel cui titolo compariva il nome della più celebre “sibilla moderna”: “La Sybille des Salons”, il “Grand Jeu de Societé de M.lle Lenormand”, il “Petit Lenormand”, sono ancora oggi i mazzi per la divinazione più famosi e imitati al mondo, secondi per diffusione solo ai Tarocchi.
Le Petit Lenormand resta il mazzo di carte sibilline più famoso e imitato al mondo. Il primo modello pare sia stato pubblicato in Germania verso il 1850. Ne esiste una versione incompleta di 13 carte (sulle 36 che costituiscono il mazzo completo) incise all’acquaforte e colorate a mascherina, in Germania, presso il Deutsches Spielkarten Museum di Leinfelden. Per tutta la seconda metà dell’800 fino ai nostri giorni, si assiste ad una grande e diversificata produzione di questo genere di mazzi, in cui vengono riproposti gli stessi simboli, ovviamente adattati e aggiornati all’epoca di produzione.
Le maggiori aziende produttrici di carte del Novecento che hanno messo sul mercato i vari modelli “Lenormand” sono: la francese Grimaud, l’austriaca Piatnik, le tedesche Dondorf e Schneider, la svizzera AGMüller, la belga Brepols. In tutti i mazzi si nota una certa uniformità del disegno e dei colori e spesso l’origine del mazzo è riconoscibile solo dal marchio di fabbrica o in base all’abbigliamento dei personaggi.
La moda delle “Sibille Lenormand” è tuttora molto viva e ne sono la dimostrazione i diversi mazzi che, anche in questi ultimi anni, appaiono sul mercato e i cui simboli sono stati adattati allo stile di vita e alla cultura corrente. Tutte le Sibille restano legate al nome di Madamoiselle Lenormand e sono i mazzi di carte che nella divinazione fanno la maggior concorrenza ai Tarocchi.