Le Rune
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L’alfabeto runico, detto “fuþark“, era l’alfabeto segnico usato dalle antiche popolazioni germaniche (come ad esempio Angli, Juti e Goti). Il fuþark (si pronuncia Futhark) prende il suo nome dalle prime sei rune di questo cosiddetto alfabeto, che però non venne usato solo per scrivere, ma anche per usi esoterici, religiosi o per inviare dispacci segreti durante le battaglie. Questo alfabeto era inizialmente formato da 24 segni chiamati rune. La grafia delle singole rune, composte da linee rette, dipende dal fatto che spesso le incisioni erano effettuate su pietra, su legno od altre superfici dure a seconda del loro uso. Nelle rune non esistono tratti orizzontali perchè, nel primo periodo scrittorio, i segni runici venivano incisi su legno: escludendo l’esecuzione di tratti orizzontali, si evitava che i tratti coincidessero con le venature del tronco, evidentemente disposto orizzontalmente; in questo modo si evitavano possibili equivoci ed errori di lettura. La parola gotica “Runa” significa “segreto da sussurrare” (dal tedesco raunen: sussurrare) e da lì mistero, magia, cosa segreta. Esse trovano le loro origini nella tradizione germanico- vichinga e furono usate anche dal misterioso popolo Celtico come strumento divinatorio associato alla forma tradizionale divinatoria druidica, espressa attraverso la lettura degli Ogham, pezzetti di legno intagliati con i simboli rappresentanti il loro alfabeto criptico. Il loro utilizzo è stato sempre insegnato e tramandato oralmente: per questo motivo, quando si legge un testo sulle Rune, è possibile trovarsi di fronte a simboli differenti e con nomi molto diversi tra loro. Le fonti legate alle Rune, essendo appunto un insegnamento orale, sono molteplici e ognuna si rifà alla memoria delle singole persone. Le Rune sono state utilizzate come metodo di predizione sin dall’antichità, soprattutto nel mondo gotico, dalle tribù nordiche e teutoniche e presso i celti, per la divinazione e per rituali di vario genere. Successivamente, con l’affermarsi del Cristianesimo, le rune cominciarono ad essere assimilate ad un rito pagano e conseguentemente furono represse.
Oggi l’utilizzo delle Rune come metodo di predizione, sta divenendo sempre più popolare.
I simboli delle rune ci parlano della vita di tutti i giorni e vengono incise su tavolette di legno o su sassolini e conchiglie e i maghi e le streghe, gettandole a terra, ne leggono gli auspici.
Le Rune sono dei potenti simboli di energia, ed oltre che per la divinazione è possibile usarle anche come efficaci talismani disegnando il simbolo che ci interessa su un piccolo pezzo di legno o su una pietra, con un colore attinente al significato del talismano che vogliamo realizzare e che va costruito in una fase lunare ed in un giorno della settimana adeguato.
1 – FEHU: Evoluzione. Rappresenta l’inizio del ciclo della creazione.
2 – UR: Promozione, destino, fato.
Rappresenta il toro nella sua potenza e rabbia guerriera, gli istinti primordiali
3 – THURISAZ: Spina, protezione, incantesimo, magia, ammaliamento
4 – ANSUZ: La bocca, comunicazione
5 – RAIDO: Ruota , viaggio, movimento
6 – Kenaz: Fiaccola, guarigione, cosa celata
7 – GEBO: Dono,generosità, formula magica
8 – VUNJO: Gioia, illuminazione,preghiera, grazia
9 – HAGALAZ: Grandine,visione, risoluzione di un mistero, rottura
10 – NAUDIZ: Spiritualità, fuoco interiore sempre acceso, ricerca
11 – ISA: Manifestazione, culto, luce lunare, conservazione
12 – JERA: Raccolto, giustizia,fuoco sacro
13 – EIHWAZ: Albero cosmico, scoprire qualcosa di celato nella terra
14 – PERDH: Gioco delle fate, fato, profezia.
15 – ALGIZ: Purezza, incontaminazione, protezione, preghiera
16 – SOWULO: Sole, luce, protezione dal mondo sovrannaturale, successo
17 – TEIWAZ: LA divinità del cielo luminoso e padre degli dei, maledizione, stregoneria
18 – BERKANA: Betulla l’albero sacro alla luna, inizio dell’anno a partire dal solstizio invernale dopo il grande freddo.
19 – EHWAZ: Il cavallo, presagio, avanzamento.
20 – MANNAZ: La generazione dell’uomo e della donna,il mondo dell’al di là, intelligenza.
21 – LAGUZ: Acqua, iniziazione magica, evocare gli spiriti, vaticinio, intuito.
22 – INGUZ: Protezione dell’unione familiare
23 – OPILAZ: Ultimo guardiano della soglia
24 – DAGAZ: Giorno nella sua compiutezza, trasformazione
La Runa Bianca – Questa ipotetica runa, della cui esistenza non ci sono evidenze storiche, secondo alcuni dovrebbe simboleggiare nella divinazione il “Wyrd“, il fato. Ovviamente questa runa non ha alcun uso nella scrittura e non ne abbiamo alcuna traccia, essendo propriamente uno spazio vuoto. L’uso all’interno della divinazione viene inteso come l’occhio di Odino, è una runa di attesa, una protezione dall’alto: l’uscita di questa runa nella divinazione, significa che anche se le cose sembrano non avere uno sbocco immediato, sono comunque protette. Se si leggono le Rune per una persona assente, ci indica che non ci è permesso chiedere informazioni su di essa: la soluzione alla nostra domanda è nelle mani del Fato e non possiamo far nulla fuorchè attendere. Indica anche che stiamo proseguendo sulla strada della nostra personale elevazione.
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