L’olivo o ulivo (Olea europaea) è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Oleaceae. E’ una pianta sempreverde, la sua attività vegetativa è continua, anche se attenuata nel periodo invernale. L’olivo è originario, con molta probabilità, dell’Asia occidentale: le prime piante selvatiche esistevano nell’isola di Creta fin dal 4000 A.C. Furono i cretesi, infatti, specializzati nella coltivazione di tale pianta, ad esportarla successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo.
È una pianta molto longeva e, in condizioni climatiche propizie, un olivo può vivere anche mille anni. Le sue radici sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i 60–100 cm di profondità. Ha un fusto cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio più o meno scuro, il legno è molto duro e pesante. La chioma ha una forma piuttosto conica, foglie opposte, semplici, intere e lanceolate. La fioritura vera e propria avviene generalmente da maggio alla prima metà di giugno. Il frutto è l’oliva, che varia di forma, colore e peso a seconda della zona e del clima.
L’olivo è una pianta importantissima nella storia delle civiltà che si affacciano sul Mediterraneo, e di tutta la cultura occidentale. Il suo culto fu consacrato da tutte le religioni in quanto, fin dai tempi più remoti, fu considerato un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, simbolo di pace e valore, l’Olivo rappresenta da sempre un elemento naturale di forza e di purificazione. Il valore spirituale di questa pianta è confermato dal grande numero delle citazioni nell’Antico Testamento: non a caso la tradizione pone di fronte all’antica Gerusalemme, il Monte degli Ulivi, teatro naturale di vicende religiose e sacre. Nella Genesi, quando viene narrato il diluvio universale, leggiamo che Noè lascia uscire dall’arca la colomba, che torna la sera, tenendo un ramoscello di olivo nel becco. Una delle citazioni più rappresentative arriva da Ezechiele (47.12):“Sulle rive del Giordano crescono degli alberi che non perdono mai le foglie, i cui frutti sono cibo e le foglie medicina”.
Per gli antichi egizi, l’ ulivo era sacro al dio Ra e con l’ olio preparavano unguenti, considerati sacri. I greci consacrarono questo albero ad Athena e ne diffusero le coltivazioni in tutti i territori conquistati, specialmente nel sud Italia, dove il clima era molto propizio a tale coltura.
Nella storia della medicina e dell’erboristeria mediterranea l’ulivo è presente da diversi millenni: esistono molte testimonianze che documentano l’uso delle foglie d’olivo nella cultura Egiziana, Araba, Greca, Romana. Sin da quei tempi, le foglie sono usate per purificare le ferite, mentre l’olio era usato per le unzioni rituali in alcune religioni. Purtroppo il gusto sgradevole delle sue foglie ha causato il suo graduale disuso. Questa pianta ha sempre avuto un vero e proprio carattere “divino”, infatti vive a lungo anche senza cure o pesticidi: olivi secolari possono essere estirpati, trapiantati e attecchiranno sempre e ovunque. Il merito di tale resistenza è la presenza delle impareggiabili sostanze attive, che lo proteggono e lo mantengono vitale nel tempo. Il componente principale è l’oleuropeina, seguita da idrossitirosolo, dai flavon-7 glucosidi di luteolina e apigenina e dal verbascoside, che esplicano un’azione antiossidante superiore a quella delle vitamine C ed E, grazie alla sinergia tra flavonoidi, oleuropeosidi e fenoli. Di particolare importanza è l’idrossitirosolo, un polifenolo naturale con ottime proprietà antiossidanti, che agisce come inibitore dei processi di alterazione cellulare, tipici delle malattie degenerative e dell’invecchiamento (aterosclerosi, artriti, problemi cardiovascolari).
Le foglie di olivo hanno azione ipotensiva, aiutano a migliorare il funzionamento del sistema circolatorio, sono un aiuto naturale per rinforzare il sistema immunitario, agiscono positivamente su colesterolo, glicemia e pressione arteriosa. Sono anche blandamente diuretiche e si possono usare in caso di cistite o infiammazioni delle vie urinarie. Essiccate e utilizzate in decotto, si rivelano utili contro gotta e reumatismi. L’olio di oliva, fondamentale anche in cucina, costituisce un alimento prezioso, sia per la sua componente vitaminica ad attività antiossidante, sia per gli acidi grassi che fornisce. Viene anche usato come eccipiente per numerose preparazioni galeniche e specialità medicinali.
In molte leggende popolari dell’antichità si parla della pianta d’olivo. Una di queste, di origine greca, narra che Atena, nell’ intento di benedire gli uomini, piantò la sua lancia nel suolo, dove crebbe il primo ramoscello d’ulivo. In un’altra si narra che da un seme di olivo raccolto da Ercole ai confini del mondo, nacque il bosco sacro a Zeus, le cui fronde venivano intrecciate per farne corone che, insieme ad un’ampolla d’olio, venivano date in dono ai vincitori dei giochi olimpici.
L’ulivo è evocato tanto nel Vecchio quanto nel Nuovo Testamento, per simboleggiare la pace tra Dio e l’uomo. I primi battesimi cristiani erano vere e proprie unzioni d’olio, pratica poi ripresa dai re dei Franchi: Clodoveo è unto con l’olio contenuto nella Santa Ampolla portata a Saint-Denis da una colomba. La parola “Cristianesimo” deriva dal greco “Cristos” (unto), così come “Messia” deriva dall’ebraico “Mashiah” (messia, unto).
Nella Bibbia leggiamo che Gesù sfugge alla strage di Erode, nascondendosi in un fusto d’olivo, medita e prega, prima della sua passione, nell’orto degli ulivi.
Ritroviamo la stessa sacralità dell’olio nei riti del nord Africa, come anche nello Shintoismo giapponese. Molte altre culture popolari rievocano la sacralità dell’ulivo, che arriva spesso a mutarsi in superstizione o presagio di sventure, come nel caso in cui, per motivi non dipendenti dalla persona, esso cade in terra o su un mobile.
Anche oggi, all’inizio del terzo millennio, l’olio d’oliva costituisce un prodotto carico di misticismo e magia.
Astrologicamente, l’ ulivo è dominato da Saturno e dal Sole oltre che, come tutti i grandi alberi, da Giove. Guardare attraverso una bottiglia trasparente piena d’olio ed esposta alla luce diretta del sole, preserverà la buona vista.
Per propiziare benessere e fortuna, ogni mese bisogna tagliare dall’ albero i rametti più verdi e bisogna conservarli in casa.
In magia, le energie dell’ ulivo sono usate per portare pace, salute e benessere, per stimolare la spiritualità e la meditazione. Dai rami, raccolti il 24 giugno, festa di San Giovanni, potrete ricavare delle bacchette magiche o usarli per intagliare amuleti protettivi.
Le foglie d’olivo sono molto usate negli incantesimi mirati ad allontanare la depressione, la tristezza, la malinconia, a propiziare la fertilità e le nascite. Nella stanza di una persona depressa, appendete collane formate da olive precedentemente benedette. I gufi, simbolo di Athena, nidificano spesso negli alberi di ulivo.
All’ulivo sono attribuiti poteri di dominio sulle acque ed è quindi usato nei riti per propiziare la pioggia o per scongiurare tempeste e temporali, innalzamenti o abbassamenti del livello d’acqua dei fiumi.
Per curare l’emicrania, scrivi il nome “Atena” su una foglia di ulivo e tienila premuta contro la testa oppure portala addosso, in una tasca o cucita ad un polsino. Foglie d’ulivo sparse in casa, rilasciano piacevoli e pacifiche vibrazioni.
Mangiare olive assicura potenza sessuale, fertilità e passione.
Un ramo d’ulivo appeso sulla porta di casa, la preserva da ogni male, e appesa sul camino, tiene alla larga i fulmini e i ladri.
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