Profumo pungente e sapore piccante sono le sensazioni che ci avvolgono quando gustiamo lo zenzero. Lo zenzero (Zingiber officinalis) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae, originaria dell’Estremo Oriente e diffusamente coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale. Ha l’aspetto di una canna dotata di grossi rizomi orizzontali tuberosi, molto aromatici e dal profumo penetrante, con un aroma simile a quello del limone e della citronella. La spezia è rappresentata dal rizoma, dal profumo pungente e gradevolmente piccante, usato in cucina come aromatizzante e stimolante della digestione, nella produzione della frutta candita e di confetture e anche nell’industria della birra, specie nei paesi anglosassoni.
Questa pianta in India è chiamata anche Mahaushada, ovvero Grande Medicina, a causa della varietà dei suoi utilizzi in campo medico.
Lo zenzero è una spezia con molte preziose proprietà e viene impiegata da millenni dalla medicina ayurvedica orientale che le attribuisce qualità miracolose. Anche in Occidente questa pianta ha conquistato un ruolo di primaria importanza, soprattutto in ambito fitoterapico e medico, nella cura di alcune malattie gastrointestinali e come supporto nelle nevralgie.
Le proprietà medicinali dello zenzero erano già note alle antiche culture orientali, dove la spezia veniva molto usata da sola o come componente di rimedi erboristici. Cinesi e indiani ne sfruttano da millenni le proprietà: veniva usato anche per la cura di raffreddori, stati di affaticamento ed astenia fisica e mentale. Gli antichi indiani, prima di officiare riti religiosi, usavano lo zenzero per profumare l’alito, in modo da renderlo più gradevole agli dei.
Una posizione di grande rilievo viene data allo zenzero nel primo grande Erbario Cinese (il Pen Tsao Ching -IlClassicoDelleErbe-) scritto dal leggendario Imperatore Shen Nung intorno al 3000 a.C. La tradizione narra che questo saggio erborista provava su se stesso centinaia di erbe medicinali, fino a morire alla fine per una dose eccessiva di una pianta tossica. Shen Nung consigliava la spezia per i colpi di freddo, tetano e lebbra e affermava che lo zenzero fresco “eliminasse l’odore del corpo e mettesse la persona in contatto col mondo spirituale”.
Lo zenzero viene citato in antichi testi scritti in sanscrito, lo troviamo nel Corano tra le piante presenti nel giardino delle delizie, ma sappiamo che era conosciuto anche dalle antiche civiltà classiche, essendo giunto nel Mediterraneo attraverso gli Arabi. Il medico greco Galeno di Pergamo (129 – 216) ne descrisse la radice, definendola “importata dalla Barbaria”; nel 1500 il Matthioli ne raccomandò il consumo, come condimento e ingrediente prezioso delle vivande. Anche in Cina e India lo zenzero è utilizzato da millenni come spezia alimentare, soprattutto in piatti a base di carne, come condimento o in salse, per la birra e altre bevande fermentate, e per preparare il Curry, particolarmente apprezzato in India. Lo zenzero possiede potenti proprietà antiossidanti sui grassi e altri cibi, favorendone così la conservazione. Anticamente il commercio delle zenzero era un’attività fiorente e produttiva, anche se lo si poteva trovare solo essiccato. Oggi la sua coltivazione si è diffusa in molti paesi caldi e dotati di un caldo clima tropicale come Brasile, Messico, Africa, Indonesia, Perù, Tailandia e dovunque vi siano le condizioni adatte. Il maggior produttore comunque è l’India, che da sola fornisce più del 35% della produzione mondiale e la velocità dei trasporti odierna rende possibile trovare la droga fresca anche nei nostri mercati, dove è reperibile al naturale, con la sua pellicina esterna (Zenzero grigio), oppure con la radice decorticata (Zenzero bianco).
La spezia è composto da oltre 300 elementi chimici tra oli essenziali, pectine, fenoli, mucillagini, antiossidanti. Gli studi su questo rizoma sono in continua evoluzione, ma certamente è stato documentato che lo zenzero, come elemento fitoterapico, è molto efficace per contrastare infezioni intestinali, dispepsie, nausea e vomito, nevralgie di varia natura, flatulenza e disfunzioni circolatorie. Il rizoma essiccato, generalmente commercializzato in polvere, grazie alla presenza del gingerolo, stimola la digestione e la circolazione periferica, è antinfiammatorio ed antiossidante, previene il tumore al colon e l’helicobacter, batterio responsabile di molte patologie gastriche. Molto conosciute e importanti sono le proprietà antiemetiche dello zenzero: soprattutto nella medicina popolare, lo zenzero può essere efficacemente utilizzato in qualunque forma, per combattere il mal d’auto, di mare, d’aria, e tutte le forme di chinetosi. La sua attività antinfiammatoria viene applicata anche nella preparazione di colliri decongestionanti e utili in moltissimi casi di allergia, di blefarite, o semplicemente per lavaggi oculari igienizzanti.
E’ impiegato come spezia in cucina e nella preparazione di liquori e bibite, in particolare come aromatizzante nel Ginger ale.
La spezia essiccata è ricca di principi attivi, come quella fresca, ma perde un po’ del suo speciale aroma, perché questo si affievolisce durante il processo di macinazione e col passare del tempo.
Nella medicina araba lo zenzero è considerato un potente afrodisiaco e alcuni popoli dell’Africa ritengono che mangiare regolarmente zenzero preservi dalle punture delle zanzare. Utilizzato per applicazioni esterne lo zenzero ha una leggera azione revulsiva, che viene utilizzata per fare cataplasmi contro i reumatismi e nelle odontalgie. Il tè di zenzero è un ottimo rimedio per il raffreddore: tre o quattro foglie di basilico, insieme ad un pezzetto di zenzero a stomaco vuoto, sono una cura efficace per congestione, tosse e raffreddore.
Lo zenzero è considerato un tonico Yang, indicato per rafforzare le energie maschili e nel mondo magico viene utilizzato soprattutto in pozioni per aumentare l’ingegno e la determinazione. Ogni volta che senti di non essere abbastanza forte per imporre la tua personalità e i tuoi punti di vista, mangia un piccolo pezzo di zenzero e sentirai una sana energia rafforzare i tuoi pensieri. Prima di una divinazione, strofinarsi le tempie con olio essenziale di zenzero, favorisce un rapporto con le forse superiori che guidano il pensiero e favoriscono la lettura delle carte o di qualunque altra pratica divinatoria.