La Genziana (gentiana lutea) è una pianta perenne della famiglia delle Genzianaceae, che comprende circa 400 specie ed è conosciuta per la sua longevità, si dice infatti che questa pianta possa raggiungere ed anche superare i 60 anni d’età. La genziana è una specie protetta, presente nell’habitat alpino delle regioni temperate dell’Europa, dell’Asia e del continente americano. Alcune specie si trovano anche nell’Africa nord-occidentale, nell’Australia orientale ed in Nuova Zelanda La genziana è una pianta dotata di una rara bellezza, dai colori vivi e splendenti, con meravigliosi fiori dalle tonalità che vanno dal giallo al violetto, fino al blu intenso. Soltanto nel contemplarli, la mente già si alleggerisce e si rilassa. Fiorisce in estate, si trova in terreni erbosi fino ai 2.500 metri di altitudine e può raggiungere oltre un metro d’altezza. La radice della pianta ha proprietà digestive, eupeptiche, aperitive e febbrifughe. Nella medicina cinese la si usa ancora oggi per disturbi della digestione, per la faringite, per la cefalea e per la artrite; la medicina ayurvedica la utilizza nel trattamento di febbri, malattie veneree, itterizia ed altri problemi epatici.
Le sue proprietà medicamentose sono state sfruttate fin dall’antichità: Plinio il Vecchio affermava che questa pianta prese il nome di Genziana dopo che Gentius (180-68 a.C.), re dell’Illiria, sostenne di averne scoperto le proprietà curative. Una leggenda del XVI secolo narra che un re ungherese, tale Ladislao, scoccasse una freccia, recitando una preghiera per trovare un rimedio contro la peste. La freccia si conficcò in una pianta di genziana e da quel momento la genziana iniziò ad essere utilizzata per fronteggiare la peste e successivamente fu impiegata per la preparazione di amari e digestivi. Gli antichi Egizi e Romani la usavano per stimolare l’appetito, come detergente antisettico per le ferite, per i vermi intestinali, per le affezioni epatiche e per i disturbi mestruali. Le grandi proprietà depurative della genziana ne fanno una pianta usatissima in erboristeria: è depurativa, ha proprietà energizzanti ed antidispeptiche, oltre ad essere uno stimolante delle difese immunitarie. Le parti usate sono la radice e le parti aeree. La genziana e’ raccomandata per l’uso quotidiano, se ne può fare uso per anni: le parti aeree si usano per la cattiva digestione, nei casi di inappetenza, in caso di anemia ed essendo un ottimo corroborante dell’organismo, è un valido aiuto durante la convalescenza e nei casi di debolezza. La genzianina, sostanza contenuta nelle parti aeree, stimola la digestione, favorendo la produzione dei succhi gastrici. Ha proprietà antipiretiche, antibiotiche ed è preziosa contro l’artrite. Sembra sia anche un potente emmenagogo naturale, quindi deve essere evitato dalle donne in gravidanza, mentre in altri casi potrebbe essere utile per la comparsa delle mestruazioni. La radice di genziana rientra in molte preparazioni come amaro e tonico, stimola l’appetito, facilita la secrezione salivare e gastrica. In passato il decotto di genziana ad uso esterno, veniva usato per lavare ferite e piaghe. Con la genziana è possibile preparare delle tisane consigliate per eliminare i vermi intestinali. In cosmesi, è adatta per la pulizia del viso, per detergere la pelle grassa e schiarire le lentiggini. La genziana è inoltre utilizzata come aromatizzante, ad esempio negli amari o in bibite analcoliche.
In ambito magico, la sua radice profumata viene adoperata per sviluppare e risvegliare l’amore e per proteggersi dalle stregonerie e dalle maledizioni. Questa pianta, inoltre, grazie al suo potere catalizzatore, può rinforzare le virtù magiche delle erbe che entrano in contatto con essa. Per la protezione, tritare i fiori e le foglie di genziana con artemisia, aloe, cardamomo: tritare le erbe sino a raggiungere una miscela quasi polverosa che va conservata in un sacchettino rosso, al quale si può aggiungere un cristallo di rocca, che funge da generatore. Si dice che l’ estratto di genziana prevenga gli attacchi di panico. Nei rituali per scongiurare malattie, risulta utile preparare una miscela con fiori, foglie e radice essiccata e sminuzzata di genziana, cui si aggiunge potentilla, artemisia, basilico, aloe, incenso, timo, ed un po’ di issopo. Si tritano finemente le erbe e si raccolgono in un sacchettino bianco sul quale sarà disegnato l’Esagramma di Salomone, insieme ad un frammento di quarzo ialino.
La genziana è un’erba molto potente e ha proprietà molto spiccate, per cui è sconsigliabile adoperarla senza una guida da parte di un medico omeopatico e naturalista. La radice è molto velenosa e non va mai assunta da sola, ma sempre seguendo le prescrizioni di un medico-naturopata.