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I Tarocchini bolognesi sono un mazzo regionale di Tarocchi composto da 62 carte invece di 78 (62 tradizionali + 1 Jolly). Ci sono i 22 Arcani Maggiori e 40 Arcani Minori nei quattro semi principali: bastoni, coppe, spade e denari, che sono 10 per ogni seme invece di 14, in quanto sono eliminati tutti i 2, i 3, i 4 e i 5. Molte cartomanti bolognesi usano un mazzo ridotto comprendente 45 carte, e usano metodi diversi da quelli comunemente conosciuti. L’origine dei Tarocchini bolognesi sono incerte, ma l’ipotesi più accreditata è quella che li fa derivare dalle Naibi, carte note in Italia nel XIV secolo e utilizzate per un gioco a fini didattici. La prima attestazione della presenza del Tarocchino a Bologna, risale al 1459, ma è molto probabile che il gioco fosse già diffuso nella città a partire dal 1435 e che la sua creazione sia databile anteriormente al 1420. La sua stagione di maggior celebrità è stata nel Rinascimento, quando veniva praticato nelle principali corti europee.
I 40 Arcani Minori sono organizzati secondo la successione tradizionale e cioè Re, Regina, Cavallo, Fante, Dieci, Nove, Otto, Sette, Sei, Asso per ognuno dei quattro semi: Bastoni, Coppe, Spade e Denari). I 22 Arcani Maggiori presentano invece notevoli differenze rispetto alla sequenza tradizionale. Il mazzo dei Tarocchini bolognesi oggi è abbastanza diverso da quello in uso nel Settecento, e sostanzialmente differente da quello in uso nel Quattrocento,
Mancano completamente le carte della Papessa, dell’Imperatrice, dell’Imperatore e del Papa, e al loro posto ci sono quattro carte rappresentanti dei Mori o Satrapi: un Moro con tre lance, due Mori con orecchini e lancia, un Moro con turbante e lancia. Nella Repubblica di Bologna dopo il 1513 si ritenne più consona questa sostituzione, molto probabilmente per il passaggio alla giurisdizione Papale. La numerazione degli Arcani Maggiori non corrisponde esattamente a quella tradizionale:è giusto ricordare che inizialmente questo mazzo di carte era utilizzato per il gioco, solo successivamente, come per molti mazzi di carte regionali, è stato utilizzato anche per la divinazione.
Gli Arcani Maggiori non sono tutti numerati: i numeri sulle figure vanno dal 5 al 16; le rimanenti carte sono prive di numero.
L’ordine e la numerazione degli Arcani Maggiori presenta alcune differenze rispetto a quella tradizionale: solo la Giustizia, la Ruota di Fortuna, l’Appeso e la Morte conservano il loro numero e la loro posizione tradizionale, mentre le rimanenti carte hanno subito uno slittamento o uno scambio nella numerazione; solo dopo l’Appeso, l’ordine di successione delle figure segue quello noto.
I Tarocchini bolognesi sono un mazzo a figura doppia, con la sola eccezione della ruota della fortuna, che è l’unica ad avere una doppia lettura.
Per la divinazione tradizionale NON si usano: il
sette, l’ otto, il nove e il dieci di spade; il sette, il nove e il dieci di bastoni;
il sei, l’ otto, il nove di coppe; il sette di denari; un moretto.
Per quanto riguarda i significati divinatori di questi tarocchi, una buona guida è stata un manoscritto scoperto nel 1989 da Franco Pratesi nella Biblioteca dell’Università di Bologna, e risalente a prima del 1750. Questo riporta però i significati solo di 35 carte, mentre per le restanti figure si fa riferimento al testo di Etteilla “L’art de lire dans les cartes” (1791). Infatti in questo libro l’autore dice di aver appreso questa arte della divinazione, da un cartomante italiano e, data l’antichità dell’ uso divinatorio del mazzo e di corrispondenze tra i significati di alcune carte, è molto probabile che parlasse di qualcuno che utilizzava proprio il Tarocchino.
Il Re di Bastoni rappresenta il consultante uomo, mentre la consultante donna è la Regina di Bastoni.
Il Re di Bastoni ha il capo reclinato a destra, quindi il verso di lettura andrà da sinistra a destra, mentre invece la Regina di Bastoni guarda verso sinistra, quindi si dovrà leggere da destra verso sinistra.
I Tarocchini bolognesi sono carte veloci, schiette e popolari, che non hanno nulla a che vedere con la solennità introspettiva di quelli marsigliesi. Secondo gli studiosi essi sono i più antichi significati divinatori a noi pervenuti, anteriori persino alla codificazione di Etteilla, che è considerata il punto di partenza di tutti i significati successivamente attribuiti al Tarocco.
Questo è l’elenco dei 22 Arcani Maggiori del Tarocchino di Bologna secondo l’ordine e il nome tradizionale. Le cinque carte iniziali e le cinque finali sono prive di numero. I quattro Mori sono disposti nell’ordine che segue solo per convenzione, in quanto anche il loro valore (come punteggio nel gioco) è considerato identico. Il numero riportato a destra è quello dell’Arcano nei Tarocchi classici.
Arcani Maggiori | numerazione classica | |
– | Il Bagatto | 1 |
– | Moro (con tre lance) | in sostituzione degli Arcani:2, 3, 4, 5 |
– | Moro (con orecchini e lancia) | |
– | Moro (con orecchini e lancia) | |
– | Moro (con turbante e lancia) | |
5 | L’Amore | 6 |
6 | Il Carro | 7 |
7 | La Temperanza | 14 |
8 | La Giustizia | 8 |
9 | La Forza | 11 |
10 | La Ruota di Fortuna | 10 |
11 | L’Eremita | 9 |
12 | Il Traditore (= L’Appeso) | 12 |
13 | Tredici (= La Morte) | 13 |
14 | Il Diavolo | 15 |
15 | La Torre | 16 |
16 | La Stella | 17 |
– | La Luna | 18 |
– | Il Sole | 19 |
– | L’Angelo (= Il Giudizio) | 20 |
– | Il Matto | 0 |
– | Il Mondo | 21 |
Come si può notare, la numerazione della sequenza è “monca”: la carta dell’Amore, invece di avere il numero 6, è contrassegnata con un 5. Questo slittamento di numerazione è dovuto al fatto che i due Mori con orecchini e lancia, in quanto praticamente identici, vengono contati come una sola carta: così facendo, solo quattro carte si trovano a precedere l’Amore, che assume quindi il numero 5, in quanto cinque carte la precedono.
Per quanto riguarda i singoli significati divinatori attribuiti alle carte, nella maggior parte dei casi, si tratta di significati molto semplici ed immediati, ricavabili facilmente dalla raffigurazione della carta. Indipendentemente da Etteilla, i significati hanno invece subito una rielaborazione autonoma nella tradizione popolare, sviluppandosi ed ampliandosi in quello che è il sistema attualmente utilizzato dalle cartomanti bolognesi per leggere il Tarocchino, che utilizza non più solo 35 ma 50 carte.
Il mazzo di 50 carte è quindi costituito dai 22 Trionfi e dalle seguenti lame.
Spade : Re, Regina, Cavallo, Fante, Sette, Sei , Intrigo , Imprevisto, Medico e Asso.
Bastoni : Re, Regina, Cavallo, Fante, Sei e Asso.
Coppe : Re, Regina, Cavallo, Fante, Dieci, Nove , Asso , La Matta.
Denari : Re, Regina, Cavallo, Fante, Dieci, Nove, Sei , Asso.