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I Tarocchi Marsigliesi – La Torre

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XVI – Sedicesimo Arcano Maggiore – La Torre (La Tour)

La sedicesima lama ci presenta una Torre: è il primo edificio che incontriamo nei tarocchi. Come tutte le carte pari, il XVI è una porta, un passaggio che si compie bruscamente, è un’azione imprevista che rompe un equilibrio, in questo caso è la rovina di una costruzione faticosamente edificata, rompe una staticità e un’inerzia che, come un alto muro, imprigionavano le energie accumulate e ormai pronte a scaricarsi. Nominata anche  “Casa di Dio” o “Torre di Babele”, questa carta raffigura una torre fatta di mattoni color carne, la cui cima, simile ad una corona, viene scoperchiata da un fulmine, mentre due personaggi precipitano a testa in giù, proiettati fuori insieme a un turbinare di sfere colorate. La Torre rappresenta la Grande Opera costruita dall’uomo, è una costruzione che in qualche modo evoca la Bibbia e, in particolar modo, la  famosa Torre di Babele, costruita dagli uomini per arrivare fino a Dio e competere con la sua gloria. Essa non fu mai terminata, perché gli operai che vi lavoravano, colpiti da maledizione divina, presero a parlare in diverse lingue, senza potersi più comprendere. E’, in grande, la società umana, in piccolo, il corpo di ciascuno di noi, che è una composizione di cellule nate le une dalle altre, per aggregarsi in organi, come le pietre di un edificio che fossero capaci di formarsi e di adattarsi da sole, obbedendo ad attrazioni misteriose. L’energia accumulata nella carta precedente, erompe e scarica il suo potenziale fecondatore: infatti la Casa di Dio, in senso occulto, significa fecondazione psichica, spirituale e materiale.Le aperture della Torre sono 4: una porta e tre finestre. Il piano inferiore, al quale è facile accedere, corrisponde alle prime nozioni di vita che l’individuo apprende. Dal primo piano la vista è più ampia e l’osservazione, dalla finestra di sinistra, diviene cosciente: è la scienza che si costruisce attraverso l’accumularsi dei frutti dell’esperienza. Dalla finestra di destra entra la luce del ragionamento, che coordina le nozioni acquisite e ne estrae una filosofia. Salendo ancora più in alto, si giunge nel santuario illuminato da una sola finestra: quella della fede. Le tre finestre indicano i tre piani dell’essere nei quali deve operarsi questo sblocco di energie. La folgore partita dal sole che si abbatte sulla Torre, ci avverte che Innalzarsi troppo è pericoloso: il sole è il simbolo della ragione che governa gli uomini e che si oppone alle loro stravaganze e ai loro egoismi. Ciò che è irragionevole si condanna da solo al crollo: tanto peggio per l’ambizioso che si è sforzato di elevarsi così in alto, senza pensare che le vette attirano la folgore. Quando la trasformazione operata dalla Morte è compiuta, gli effetti si vedono anche sul piano pratico. Le vecchie situazioni sono inadeguate e perciò destinate a crollare, per permettere che le nuove energie si possano tradurre sul piano pratico in modo più appropriato. Questo passaggio avviene in modo violento e improvviso, ma altrettanto vitale ed efficace.
Lettura : la Torre nei tarocchi solitamente rappresenta la superbia che viene punita proprio dall’ira di Dio. In una divinazione, la sua comparsa è sempre un segnale di pericolo, in qualunque posizione si trovi. E’ una carta profondamente sfavorevole che  preannuncia un vero e proprio fallimento, in quanto la presunzione e la superbia deve essere punita. Sotto il profilo divinatorio questa carta rappresenta lo spirito imprigionato nella materia. Simboleggia orgoglio, presunzione, materialismo  grossolano, avidità di conquista, megalomania. A volte, la Torre  rimanda alla necessità di misurarsi con la realtà e invita a ridimensionare, con buon senso, le pretese eccessive. Siamo in presenza di un conflitto doloroso, ma necessario e spesso, per uscire da una situazione critica divenuta insostenibile, non rimane altro che distruggere vecchi equilibri ormai stagnanti, accettare il cambiamento, in qualsiasi ambito esistenziale si riveli necessario. Questo arcano invita a misurarsi con la realtà e a ridimensionare, con buon senso, le pretese eccessive.
Come carta iniziale, la Torre indica vecchi errori che hanno portato alla situazione attuale. Come transizione tra passato e futuro, segnala grandi difficoltà per raggiungere un risultato, cambiamenti improvvisi e tragici.

Come carta di ostacolo, la Torre rappresenta un blocco pressochè totale della strada intrapresa, ci sono problematiche importanti e di pregiudizio alla soluzione di un problema.

Quando la Torre è il risultato, esprime sempre e comunque la negatività di un esito.

Dal punto di vista affettivo, può indicare una crisi portatrice di chiarificazioni per chi è in coppia, oppure, quando il rapporto è giunto alla fine, annuncia una rottura dolorosa, ma salutare.
Dal punto di vista professionale rimanda ad una sconfitta che consente di valutare meglio le proprie possibilità, un cambiamento di opinioni e di lavoro.

L’Arcano capovolto attenua un po’ le sue caratteristiche, è un avvertimento riguardo un pericolo incombente, ma indica anche la possibilità di aggirare un ostacolo, con una mossa decisa e razionale.

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