Cromoterapia
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La cromoterapia s’inserisce tra le medicine alternative e consiste nell’utilizzo dei colori per la salute ed il benessere a fini terapeutici. Il colore circonda ogni cosa visibile e anche non visibile al nostro sguardo. La luce ed i colori della casa in cui viviamo e del luogo in cui lavoriamo, influenzano in maniera importante il nostro stato di benessere o di malessere, e la nostra energia nell’affrontare la quotidianità.
La cromoterapia ha origini antichissime: fin dall’antico Egitto le pratiche cromoterapiche erano molto conosciute e diffuse. Egizi e Greci utilizzavano minerali, pietre, cristalli per ottenere le varie tinte che servivano a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura. A ogni colore veniva attribuita una potenzialità e un’applicazione nelle varie patologie: il nero era simbolo di fertilità, il giallo era la divinità solare, il rosso indicava il fuoco, l’energia in tutte le sue sfaccettature positive e negative. L’attribuzione dei vari colori alle cure nell’Antico Egitto (come in altre civiltà di quelle epoche), si fondava sul concetto religioso- magico- astrologico che all’epoca si aveva del rapporto fra la malattia, la cura e la trascendenza. Nell’antica Grecia i colori venivano associati agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro “umori” o “fluidi del corpo”: la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera. Questi fluidi organici erano associati a quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). In quest’ottica la salute era il risultato dell’equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. Lo stesso concetto è condiviso in India, dove la medicina ayurvedica attribuisce ai colori la capacità di influire sull’equilibrio dei chakra, cioè i centri di energia associati alle principali ghiandole del corpo. Allo stesso modo anche i Cinesi credevano che i vari colori potessero influenzare il benessere fisico: il giallo proteggeva l’intestino, il violetto teneva lontani gli attacchi epilettici, la camera e gli indumenti di un paziente dovevano essere dello stesso colore che era ritenuto in grado di giovare alla guarigione.
Dal Medioevo ai nostri giorni la cromoterapia ha subito una progressiva declassazione, anche per l’avvento dei vari farmaci ( per esempio gli antibiotici), ma numerosi sono stati gli studiosi che si sono occupati di questa scienza: da Augustus J. Pleasanton, generale americano che nel 1871 pubblicò il libro “L’influenza del raggio blu del sole e del colore blu del cielo”, al colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali, che inventò la “spettrocromoterapia”, una terapia che prevedeva l’utilizzo di luci di colori diversi, unite a prescrizioni dietetiche, a seconda della patologia. L’italiano Antonino Sciascia e il danese Niels Finsen, entrambi medici e pionieri della ricerca sulla luce., nel 1892 informarono il mondo accademico delle loro scoperte sulla fototerapia. Finsen aprì la strada a studi medici sui reali effetti della luce sul corpo umano, e ricevette il premio Nobel nel 1903 per le sue scoperte sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.
La fototerapia e la cromoterapia sono comunque due cose distinte: mentre la medicina tradizionale riconosce alla luce solare una grande importanza per la cura di diverse patologie (problemi dermatologici, scheletrici, del sistema immunitario e metabolico), alla cromoterapia non viene attribuito uguale valore, in assenza di risultati provati e documentabili. E’ fuori discussione comunque la grande influenza che la mente ha sul corpo e il colore, che è una forma di energia, è attivo a tutti i livelli del nostro essere: fisico, mentale, emozionale e spirituale. Noi viviamo immersi nel colore e spesso non ci rendiamo neanche conto dell’influenza che ha sulle nostre azioni e sugli stati emotivi, quindi sarebbe consigliabile scegliere accuratamente i colori delle cose di cui ci circondiamo, dagli indumenti ai colori delle nostre case e dei nostri ambienti.
La cromoterapia non cura i sintomi, ma scende alle radici dello squilibrio, le irradiazioni colorate agiscono sui nostri stati emotivi, sull’andamento del nostro stato psichico e sul nostro corpo favorendo così l’equilibrio e il benessere fisico.
I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo in diversi modi:
– attraverso le irradiazioni luminose fatte con speciali apparecchiature e filtri;
– attraverso gli alimenti, ossia mangiando cibi con il loro colore naturale;
– attraverso la luce solare poiché questa luce racchiude nel suo spettro tutti i colori;
– attraverso l’acqua solarizzata, ossia irradiata con un’irradiazione luminosa di un preciso colore che la carica di quella energia;
– attraverso gli abiti,
– attraverso il bagno, quindi con acque colorate con essenze naturali o luci speciali;
– attraverso la meditazione, seguendo precise tecniche;
– attraverso la visualizzazione e la respirazione;
– attraverso il massaggio con speciali prodotti e pigmenti colorati.
L’azione dei colori sull’uomo, a livello psicologico e fisico, è ormai riconosciuta, anche se scientificamente non testata. La sua efficacia può variare da persona a persona: una persona emotivamente più sensibile, intellettualmente ricettiva e con la mente libera da pregiudizi, si pone nelle migliori condizioni per ricevere dai colori il massimo effetto.
In cromoterapia, ogni colore viene associato a particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, a ciascun colore vengono poi associate proprietà specifiche:
Il rosso è simbolo del fuoco, del sangue e della passione sessuale: chiamato ”il grande attivatore energetico”, è collegato alla forza, all’energia vitale. La cromoterapia utilizza il rosso contro bruciature e patologie esantematiche (eruzioni cutanee). Il rosso sembra essere utile contro depressione, asma, tosse e impotenza ed è associato al primo Chakra.
– L’arancio e’ riscaldante, euforizzante. ha un’azione risolvente delle funzioni organiche e mentali, mitigando le sensazioni di oppressione. Aiuta la mente ad aprirsi e a svilupparsi, perciò spesso è chiamato ”IL RAGGIO DELLA SALVEZZA”. Associato al secondo Chakra.
– Il giallo raffigura la parte intellettuale del cervello; secondo i cromo terapeuti aiuta a trovare la concentrazione, favorisce la serenità, infonde gioia e protezione. Ha un potere vivacizzante, ispira e stimola efficacemente le facoltà superiori e le capacità di ragionamento. A livello gastrico il giallo simboleggia l’eliminazione delle tossine ed è associato al terzo Chakra.
– Il verde esprime armonia, equilibrio e speranza: sembra agire a livello del sistema nervoso, calmando emicrania e patologie nervose. La filosofia indiana sostiene che questo colore sviluppa le vibrazioni armoniche dei nostri pensieri, contribuisce a diffondere armonia e dà pace ai nostri sensi. E’ associato al quarto Chakra.
– Il blu ha un effetto calmante, tranquillizzante e rilassante. Per questo motivo, la cromoterapia utilizza il blu come colore nelle pareti domestiche per far dimenticare lo stress e tutti i problemi ad esso annessi come ansia, insonnia. Viene associato al quinto Chakra.
– L’indaco e’ elettrico, rinfrescante e astringente, grande purificatore del sistema circolatorio fisico, favorisce le trasformazioni radicali ad ogni livello del nostro essere.
L’indaco è ritenuto in grado di produrre anestesia locale ed è associato al sesto Chakra.
– Il violetto è il purificatore ideale, è stimolante delle qualità intuitive e spirituali e aiuta l’ispirazione creativa e artistica. Leonardo da Vinci, che fu uno dei più grandi ricercatori nella scienza dei colori, sosteneva che il nostro potere meditativo può essere fortemente potenziato se la meditazione avviene sotto una luce violetta che cada attraverso i vetri colorati di una chiesa. La meditazione con l’ametista aiuta a raggiungere una forte auto-realizzazione. E’ associato al settimo Chakra.
La cromoterapia, da un punto di vista scientifico, è considerata una pratica inefficace perché non risulta alcuna prova reale e testata riguardante l’efficacia di questa dubbia “medicina”. Per gli scienziati le ipotesi della cromoterapia risultano prive di coerenza e credibilità, ma chi conosce le potenzialità che la mente umana possiede e che riesce a trasformare in linfa vitale, riesce anche a immaginare e ipotizzare le mille possibilità che la Natura offre a noi, suoi figli, per vivere in salute ed equilibrio.
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