Astrologia e Zodiaco Cinese
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L’Oriente e l’Occidente, due mondi diversi, con differenti concezioni della vita e del Cosmo, sono diversi anche nell’interpretazione del destino. A differenza infatti del nostro Zodiaco, basato essenzialmente sul Sole, l’Oriente, intuitivo e spirituale, basa la sua astrologia sul calendario lunare. Così come il Sole influenza il nostro pianeta, illuminandolo e riscaldandolo, la Luna, astro della notte e grande signora del cielo, ha altrettanta importanza nel provocare le maree, nella sua indubbia relazione con il ciclo mestruale femminile, con certi processi quali la gravidanza, la crescita delle piante, la maturazione dei frutti e il decorso delle malattie. L’astrologia cinese ha origini antichissime, ed era praticata molto prima della nascita della civiltà egizia. Questa astrologia è strettamente collegata alla filosofia cinese dalla quale attinge, tra gli altri, i concetti di yin e yang e dei cinque elementi. Già in pieno neolitico (tra il 5000 ed il 4000 a.C.), e sicuramente dal 3000 a.C. in poi, gli antenati dei Cinesi sapevano ricavare il periodo dell’anno osservando la posizione delle stelle. A differenza dell’astronomia Occidentale, solitamente molto puntigliosa nel calcolo del sorgere e del tramontare degli astri e del moto dei pianeti (comprensivi di Luna e Sole) sulla sfera celeste, l’astronomia cinese era molto più portata all’individuazione di fenomeni transienti quali le eclissi, gli sciami meteorici, le comete, la comparsa di nuove stelle (chiamate stelle ospiti).
Il calendario cinese nasce nel 2637 a.C., quando l’Imperatore Huang Ti introdusse il primo ciclo di questo Zodiaco, nel 61° anno del suo regno. Numerose sono le leggende fiorite intorno alla nascita di questo Zodiaco: una di queste narra che il Buddha, nel presentimento della sua fine sulla Terra, chiamò a raccolta tutti gli animali, ma solo 12 andarono a salutarlo. Come premio per la loro fedeltà, il Buddha decise di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno dei 12 animali accorsi: per primo arrivò il topo e poi via via il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e per ultimo il maiale. Questi animali, per premio della loro obbedienza, ricevettero un onore imperituro: ogni anno sarebbe stato consacrato ad uno di loro.
L’astrologia cinese fa riferimento sia alla Luna che al Polo Nord Celeste, in quanto gli studiosi dell’epoca avevano stabilito che l’energia universale Ch’i, che aveva la sua origine nel profondo del Cosmo, venisse filtrata principalmente da nove stelle, da cui deriva il nome di “Ch’i delle nove stelle”. I limiti esterni di questo filtro o imbuto erano “Vega” della Lira e la “Stella Polare”. Tra questi due astri si trovano le sette stelle della costellazione dell’Orsa Maggiore, detta anche Grande Carro. La Stella Polare è considerata da sempre una stella fissa, guida di esploratori e naviganti; per la sua fissità è stata cantata da Dante, Shakespeare e molti altri poeti; dai fenici era chiamata Doube e dagli arabi Alruccabah, la guida. Vega rappresenta un’estremita’ dello spettro: il Freddo, l’inverno e l’energia passiva della luna; la stella Polare dall’altra parte, era associata al Sole e all’energia attiva del fuoco. Vega e la stella Polare erano anche collegate, rispettivamente, con le forze dette Yin e Yang.
In Cina la divisione del tempo ha mantenuto la sua originalità conservando il sistema sessagesimale: l’unità di tempo più grande è «l’Epoca», comprendente 3600 anni, divisa in 60 cicli di 60 anni, ciascuno detti «Draghi». Ogni ciclo di 60 anni è suddiviso a sua volta in cinque «Grandi Anni» o «Anni di Giove» (in quanto questo pianeta percorre lo zodiaco in 12 anni). Ad ogni anno di Giove è associato uno dei diversi elementi costitutivi del Cosmo, che sono quattro in Occidente ( Aria, Acqua, Terra, Fuoco), ma cinque in Oriente, dove compare il Metallo e l’Aria e’ soppiantata dal Legno. Ad ogni anno dell’Anno di Giove è associato uno dei simboli dei cosiddetti «Dodici Animali», o Animali Reggitori. Tutti i nativi dello stesso anno cinese, hanno qualcosa in comune: certi tratti del carattere, certe tendenze via via specificate più nel dettaglio dal mese, dal giorno e dall’ora della nascita. Quanto più gli animali che concorrono alla sua personalità vivono fra loro rapporti amichevoli, formando reciprocamente angoli o spetti armoniosi, tanto più l’individuo gode di uno stato di serenità interiore.
Il calendario cinese è lunisolare: e’ legato al sole per quanto riguarda l’anno, mentre nei mesi segue il ciclo lunare. Un anno cinese inizia sempre con la prima fase della Luna, la Luna Nuova. Poichè essa, in un anno, compare dodici o tredici volte, il Capodanno cinese non ha una data fissa, ma cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Secondo la filosofia cinese, ogni fenomeno dell’universo è regolato dall’azione di due energie opposte e complementari, entrambe indispensabili per l’equilibrio naturale.
Esse sono: il principio Yin, femminile e passivo, che rappresenta il buio, la quiete, la Luna; e il suo contrario, lo Yang, maschile e attivo, che simboleggia la luce, il movimento, il Sole. Dalla combinazione di Yin e Yang hanno origine i cinque elementi naturali: Legno, Fuoco, Terra, Acqua e Metallo. Una caratteristica dell’anno è la sua associazione con uno di questi 5 elementi della tradizione cinese, ognuno dei quali lo influenza per due anni consecutivi. Per avere un oroscopo completo, è necessario conoscere oltre all’anno, anche l’ora di nascita, che determina un secondo animale complementare a quello reggitore dell’anno. Esso si chiama -compagno di viaggio-, arricchisce ed influenza il segno annuale, ed ha alcune analogie con l’ascendente dell’astrologia occidentale.
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