L’Onice Nera
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Energia: Ricettiva-proiettiva
Pianeta: Saturno
Elemento: Terra
Poteri: Protezione, benessere, autocontrollo
L’Onice nera è una pietra caratterizzata da una colorazione nera e lucente, attraversata da sottili bande bianche contrastanti. Generalmente vengono chiamate “onice” due tipi di pietre diverse: l’onice silicea, normalmente di colore nero striata di bianco e l’onice calcarea, detta anche onice alabastrite, di colore bruno o verde chiaro.
Anticamente i Latini chiamavano l’onice calcareo, “marmor alabastrum”: Plinio il Vecchio nei suoi scritti, parla di una fortezza chiamata “Alabastra”, costruita a Tebe, in Egitto, dove si trovavano moltissime cave da cui si ricavava questa pietra, usata per la costruzione dei templi.
Prima di chiamarsi alabastro, la pietra era detta onice, da cui il nome marmo-onice, come viene documentato anche nella Genesi, dove si parla di “pietra onichina”.
La parole Onice deriva dal greco –onyks-, unghia, per il suo aspetto somigliante, le sue macchie e la sua lunetta. Onice e alabastro sono stati spesso confusi a causa del loro colore, solo in tempi recenti è avvenuta la classificazione, in base alla composizione chimica.
A causa del suo colore misterioso e impenetrabile, che rimanda all’ignoto ed i misteri dell’umanità, l’Onice ha ispirato molte leggende e credenze, come quella secondo cui l’universo ha preso vita da un minuscolo pezzo di questa pietra che divenne, nei tempi antichi, uno strumento utilizzato anche per scopi divinatori.
Collegata a Saturno, questa pietra ha una storia magica molto ambigua: è stata considerata una pietra benefica e portafortuna, ma anche nefasta e portatrice di negatività Per questa sua caratteristica, in passato si consigliava di indossarla solo a persone dotate di grande carattere e forte personalità. Le energie di Saturno possono difendere ed elevare spiritualmente, ma anche deprimere e distruggere: per questo motivo l’onice era considerata una pietra pericolosa ed estrema Nell’antico Oriente, l’Onice era una pietra meditativa e veniva tenuta in alta considerazione da chi si ritirava in solitudine, alla ricerca della spiritualità e di sogni rivelatori e per accrescere la potenza delle proprie facoltà psichiche e spirituali.
In Cristalloterapia l’Onice nera è consigliata per l’assimilazione delle vitamine E, D e B: rafforza quindi la vista, il sistema immunitario, le unghie ed i capelli, cioè parti del corpo che risentono dei disagi psicologici e morali. In questo senso, con la sua azione diretta sulla nostra mente, l’Onice rafforza anche il fisico e aiuta ad evitare diversi problemi psico-somatici. L’Onice stimola la circolazione sanguigna, rinforza il cuore, i reni e il sistemo nervoso. Porta benefici all’apparato uditivo, contrasta i danni cellulari, abbassa la febbre. E’ utile per chi soffre di depressione, o di iper-eccitabilità sessuale. Rinforza il midollo osseo e accelera i processi di guarigione dopo un intervento chirurgico o durante la convalescenza. Collegata al I Chakra e appoggiata alla regione del plesso solare, l’Onice fortifica il pancreas, riduce lo stress e dona equilibrio psicofisico. E’ particolarmente indicata a chi canta in quanto rende la voce chiara e potente, proteggendo laringe e corde vocali.
L’Onice nera ha una forte energia ed è chiamata la “pietra della maturità”: adatta a chi è già in possesso di una buona forza di carattere e di un grande equilibrio, dona sicurezza ed autonomia nell’affrontare i problemi della vita, insegna ad accettare il proprio destino, favorisce l’autocontrollo, la disciplina, il senso di responsabilità. Rende saggi, realistici ed obbiettivi, aumenta la capacità di concentrazione e di resistenza, allontana pensieri negativi e favorisce l’ottimismo e l’entusiasmo. L’Onice screziata bianco- nero è nota come “pietra androgina”, simbolo del Tao e di equilibrio tra le due energie contrastanti di yin e yang, femminile e maschile: favorisce il distacco, l’ ispirazione e viene impiegata con ottimi risultati per favorire viaggi astrali, esperienze oniriche e meditative. L’Onice nero è un’ ottima pietra per il radicamento delle energie, aiuta a bilanciare le energie della mente e del corpo ed è usata per entrare in sintonia con le energie della terra. Protegge dall’insicurezza e dall’apatia, allontana la melanconia, aiuta ad affermare se stessi nei momenti difficili e spinge a controllare le reazioni troppo impulsive, favorendo un’ottima capacità d’analisi razionale. Per ottenere un migliore ascolto interiore, si può appoggiare un’onice nera sul 1° chakra ed una bianca nel palmo della mano: l’energia congiunta delle due pietre, agisce come un tonico della mente, permettendo di affrontare le paure e i problemi con decisione e favorisce un senso di benessere in qualunque ambiente.
E’ un’ottima pietra di protezione, specialmente per chi deve affrontare una battaglia legale: promuove equilibrio emozionale e aiuta a superare la paura dell’ignoto.
Durante tutto il Medioevo le proprietà benefiche dell’Onice furono quasi dimenticate e assunsero solo accezioni negative. Si credeva, infatti, che la pietra fosse connessa ad uno demone maligno che aveva maggior potere durante la notte e che si manifestava attraverso incubi, sfortuna, malattia, melanconia. Nei grimori, ossia nei libri di magia nera, si parlava dell’Onice come pietra indispensabili ai maghi, negromanti e streghe. Allo stesso tempo veniva raccomandato di indossare questa pietra, o di farne anelli e monili, per favorire sogni, visioni e la riuscita di rituali magici. Il carattere così ambigua dell’Onice è in relazione al suo colore: il nero, infatti attira a sè tutto lo spettro cromatico, senza rilasciare alcuna luce, è il colore dell’ignoto, del mistero, impenetrabile come la notte. Ma come il giorno ha bisogno della notte per poter giungere e splendere, allo stesso tempo il nero è indispensabile alla vita ed è espressione di nascita e fecondità. Pensiamo al seme che matura nella terra buia, all’oscurità del ventre materno, all’ alba che precede la notte.
Anche oggi, l’Onice viene usato in magia nei riti di protezione e nelle sedute divinatorie, come gioiello montato in argento o portato semplicemente in tasca.
E’ buona norma non indossare l’Onice nera come collana: è una pietra scura, potente e portandola all’altezza della gola, e quindi del V Chakra, potrebbe disarmonizzare il vostro organismo. E’ meglio farne un anello o un bracciale, potrete così coglierne solo i benefici e la protezione, traendone benessere e coraggio.
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