Il Diaspro
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Energia: Protettiva
Pianeta: Terra
Elemento: Fuoco- Terra
Poteri: Agisce sul corpo fisico- guarigione
Con il nome di Diaspro si classificano pietre, come le Agate e i Calcedonio, che fanno parte della famiglia dei Quarzi. Sono pietre opache in cui la colorazione e i disegni sono dovuti alla presenza dell’ossido di ferro e di materiali organici. Esistono infatti molteplici varietà di Diaspro, di vario colore e con venature diverse, dal bianco al rosso, dal verde al blu, giallo, nero e marrone. Il nome è di origine persiana e nell’antichità indicava quello che oggi chiamiamo quarzo. Di rado la colorazione della pietra è uniforme: le qualità più rare sono il diaspro bianco, che ha sottili venature rosse, e il diaspro verde o verde grigio, che viene spesso confuso con l’eliotropio.
Particolari nella loro bellezza sono alcuni tipi di diaspro:
– il diaspro bruno d’Egitto, marrone con stratificazioni di colore giallo rossastro, che spesso sfumano l’una nell’altra creando bellissimi disegni;
– il cosiddetto Sioux Falls Jasper, dal colore bruno, giallo e rosso ;
– il diaspro a bande, che presenta strati paralleli e di vari colori contrastanti;
– il diaspro “fiori di ghiaccio” di colore grigio giallo, così chiamato per la forma dei suoi disegni, simili a quelli che il ghiaccio forma sui vetri.
– il diaspro malachite, composto da granuli di quarzo bianchi, tra i quali spiccano cristalli di malachite verde;
-il diaspro sanguigno, dal vivace colore rosso sangue uniforme e senza venature.
Nell’antichità tutte le pietre preziose erano conosciute, apprezzate e utilizzate soprattutto per il loro valore simbolico. I primi ad usare il Diaspro, nelle sue diverse varietà, sono stati gli Ittiti e, successivamente, gli Egiziani, i Fenici, gli Etruschi e i Cinesi, che l’annoveravano fra le pietre Yu, cioè “pietre sacre”. Gli Egiziani paragonavano il diaspro sanguigno al sangue della Dea Iside e ponevano, sul cuore del defunto, un Diaspro con inciso l’occhio di Horus. Il grande Sacerdote ebraico, personaggio di spicco e di grande importanza civile e religiosa, si fregiava il petto di un ornamento quadrato, chiamato il Razionale, composto di 12 gemme, che rappresentavano le 12 tribù d’Israele: tra queste era presente anche il Diaspro che, nella tradizione Ebraica, è la gemma della Tribù di Aser.
La pietra è menzionata anche nell’ Apocalisse Biblica, dove si dice che le immense mura della Gerusalemme celeste sono costituite di Diaspro, come anche la prima delle 12 fondamenta era decorata da questa gemma.. Nel Libro di Ezechiele il Diaspro è citato fra le gemme che adornavano il manto del Re di Tiro. Nell’ antica Roma era la pietra consacrata a Giove e alcune correnti mistico-magiche Cristiane associavano il Diaspro all’ Angelo Guardiano Barchiele e all’ apostolo Simon Pietro. Nel Museo di Storia Naturale di Parigi, si possono ammirare due magnifiche coppe, una di diaspro verde e rosso, l’altra in diaspro giallo appartenenti alla collezione di Luigi XIV.
Nel primo Medioevo, si riteneva che il Diaspro Rosso offrisse, a chi lo indossasse, il potere di guarire dalla pazzia e dalle possessioni del diavolo. Era inoltre considerata la pietra dei guerrieri e infatti, nella saga dei Nibelunghi, si narra che nell’impugnatura della spada di Sigfrido, vi fosse incastonato un diaspro. Secondo la Bibbia, il Diaspro Rosso è stato un dono diretto di Dio e sarebbe la prima pietra della Nuova Gerusalemme.
Nel Medioevo. Hildegard von Bingen, (1098 – 1179) religiosa e naturalista tedesca, nel suo trattato “Physica” cita il Diaspro come rimedio per il “dolore al cuore e per i sogni turbati”: per il dolore al cuore consigliava di mettere la pietra fredda sul petto, fino a quando il calore del corpo non l’avesse riscaldata e consigliava di ripetere tale procedura fino al miglioramento. Per i sogni turbati, invece, veniva raccomandato di tenere la pietra accanto a sé durante il riposo notturno: i suoi influssi avrebbero reso il sonno sereno e tranquillo.
Anticamente si ricorreva al diaspro per curare i disturbi digestivi: Galeno (129 – 216), come anche Girolamo Cardano, medico e astrologo del XVI secolo, consigliavano di indossare una collana di diaspro per guarire problemi gastrici e intestinali. L’antico re egiziano, Nechepsus, indossava sempre un diaspro verde, su cui era incisa la figura d’un drago circondato da raggi, come protezione dell’apparato digerente.
In Cristalloterapia il Diaspro riattiva i flussi energetici nelle regioni rigide o bloccate del corpo, riequilibra il sistema immunitario e aiuta l’assimilazione del ferro. La pietra apporta beneficio al fegato e aiuta in caso di mestruazioni dolorose. Secondo le nuove tecniche, il diaspro viene consigliato per migliorare l’ossigenazione del sangue, rigenerare i tessuti e potenziare l’energia fisica. La pietra trova applicazioni diverse a seconda del colore: Il Diaspro rosso si applica sul II° Chakra, collegato alla sessualità, per rivitalizzare le funzioni dell’organismo, rivelandosi utile nelle malattie dell’apparato genitale e per l’ossigenazione del sangue. Il Diaspro verde è collegato al IV Chakra e aiuta a risolvere problemi della gola, della voce e del collo. E’ decongestionante e protettivo, cura varie disfunzioni ghiandolari e metaboliche. Il diaspro giallo opera sul III Chakra, situato nella zona del plesso solare e svolge un’azione benefica e protettiva sullo stomaco, pancreas, fegato, cistifellea, milza e intestino tenue, denti e unghie. Per i problemi di digestione e di stomaco, è utile bere, il mattino a digiuno, un bicchiere d’acqua dove è stato lasciato per una notte un Diaspro Rosso, una Howlite e un Cristallo di Rocca.
Tutti i Diaspri armonizzano il corpo e lo spirito, convogliano sensibilità e comprensione. Insicurezze, timori e sensi di colpa vengono allontanati e la volontà personale emerge e si fortifica. Soprattutto il Diaspro Rosso promuove il senso della rettitudine e dell’onestà, stimola il coraggio, l’intraprendenza e la concretezza. La pietra induce ad andare fino in fondo delle situazioni, per poi risolverle, favorisce l’assunzione delle proprie responsabilità e rende determinati nel realizzare gli obiettivi. E’ una delle pietre del percorso sciamanico, assiste nel viaggio “attraverso i mondi”, aiuta a scoprire e ad entrare in relazione con i propri “animali di potere”.
Il Diaspro è un potente talismano di auto-guarigione, ed è un prezioso supporto per gli operatori olistici nell’ attivare e trasmettere le loro capacità di guarigione. Tradizionalmente sono noti i suoi usi in magia soprattutto per favorire le relazioni amorose. E’ utile negli stati depressivi, contro gli atteggiamenti negativi e autolesionisti. In casa o sul luogo di lavoro, il diaspro aiuta a creare un’atmosfera positiva e rilassata. Da sempre al diaspro viene attribuita la virtù di neutralizzare qualsiasi tipo di incantesimo e di spezzare gli attacchi occulti: la pietra viene infatti chiamata “pietra delle streghe” e nelle tradizioni antiche, si regalava ai bambini per proteggerli dall’influenza delle persone negative e maligne. Durante il parto, tenere in mano o indossare un diaspro, protegge madre e figlio e lenisce i dolori, favorendo la nascita in piena serenità.
Il diaspro rosso favorisce gli incontri sentimentali e armonizza le tensioni in una coppia, il suo colore caldo e intenso ha influssi propizi e armonizzanti tra le persone.
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