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Il Sesamo

Il sesamo (sesamum indicum) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Pedaliaceae. Originaria dei Tropici, oggi è coltivata estensivamente in molte regioni del mondo, dalla Cina fino agli Stati Uniti. In Europa la possiamo trovare in Grecia e nel sud dell’Italia.

La pianta può raggiungere il metro d’altezza, i suoi fiori sono provvisti di calice a cinque denti, una corolla cilindrica e 5 petali bianchi o rosa punteggiati di nero. I suoi frutti sono piccole capsule che contengono piccolissimi semi ovali e piatti, di vario colore e molto numerosi (da 50 a 100), dai quali si ricava un olio di ottima qualità.

La coltivazione e l’uso del sesamo risale a circa 5000 anni fa. I semini di questa pianta, probabilmente il più antico condimento conosciuto, erano di fondamentale importanza in campo medico, religioso e alimentare.

Considerato simbolo d’immortalità, il sesamo veniva offerto in India nelle cerimonie religiose.
Presso la civiltà assira si credeva che il vino da esso ricavato, venisse sorseggiato dagli Dei durante la creazione della terra. I Babilonesi gli riconoscevano proprietà cosmetiche, come anche gli antichi egizi, che lo citarono nell’elenco dei rimedi contro mal di testa ed emorragie, contenuto nel papiro di Eber (ca. 1550 a.C.).
Nella letteratura di vari popoli antichi, troviamo l’usanza di cospargere con il sesamo le sedie dei commensali, per cacciare i demoni del cibo. In Italia il sesamo comparve solo nel I° sec. d.C., ed esattamente in Sicilia, dove si cominciò a spargerne i semi sul pane e su altri cibi comuni delle tavole.
La formula magica “Apriti Sesamo”, che troviamo nella fiaba di Alì Baba e i 40 ladroni, usata per accedere alla caverna del tesoro, si riferisce probabilmente alle “incredibili” proprietà nutritive e vitali del sesamo, che avrebbero conferito all’essere umano forza e vitalità.

Gli stessi indiani, attribuendo l’origine della pianta a tempi remoti, lo definirono un dono concesso dalle divinità. Infatti, secondo la letteratura indiana e in importanti testi, come il Rgveda, l’Atharvaveda e lo Yajurveda, i semi di sesamo sarebbero nati dalle gocce di sudore di Vishnu, divinità maschile protettrice del mondo e dei suoi devoti.

Si narra inoltre che durante le esequie del Buddha, i monaci posero il suo corpo in un’arca piena di olio di sesamo, il quale aveva lo scopo di purificare la salma e il rogo.

Secondo i famosi trattati di medicina Characa Samhita del II secolo a.C. e Susruta del VI secolo a.C., l’olio di sesamo è ottimo contro le bruciature, il mal di testa, il mal d’orecchi e il tetano.

La parte più preziosa del sesamo sono i semi, di diverso colore a seconda delle varie specie. Questi ultimi sono composti per una minima parte di acqua, mentre i grassi detengono un ruolo di primo piano. Non sono assenti carboidrati e proteine.

Molti sono i sali minerali contenuti nei semi di sesamo: calcio, potassio, selenio, rame, magnesio, fosforo e zinco. I semi di sesamo sono anche una ricca fonte di aminoacidi: tra cui glicina, acido glutammico, arginina,  leucina e acido aspartico. Sono presenti anche vitamine dei gruppi B, T, J e A. Considerevole è il contenuto di omega 3, soprattutto acido oleico e linoleico. Tutte queste sostanze conferiscono al sesamo diverse proprietà curative. L’olio di sesamo, ricavato dalla pianta e dai semi, è ottimo ricostituente, in quanto aiuta nella formazione dell’emoglobina e delle piastrine, sia durante fasi particolari, come l’adolescenza o la menopausa, sia quando ci si sente stanchi e spossati, fisicamente e psichicamente. E’ anche un buon antinfiammatorio e sedativo, migliora il tono muscolare e ridà giovinezza ed elasticità alla pelle. In genere migliora tutte le patologie e i problemi a carico della pelle, è anche un cicatrizzante per ustioni e ferite. Rafforza tutto il sistema immunitario e la vista, è un’ottima fonte di calcio, quindi aiuta a combattere l’osteoporosi e i dolori articolari. I semi di sesamo sono molto ricchi di olio di tipo insaturo, quindi ripuliscono le arterie dal colesterolo cattivo (LDL), aiutano a prevenire l’ipertensione e a tenere in salute tutto il sistema cardiovascolare.

L’olio di sesamo ha sempre trovato largo impiego nell’Ayurveda, dove è un olio tra i più utilizzati per il massaggio, in quanto viene usato come base per la preparazione degli oli medicali.

Ha la straordinaria capacità di penetrare nelle più piccole parti del corpo e nei suoi canali più sottili, in quanto dotato di una particolare proprietà chiamata “vyavayin”, grazie alla quale subisce una trasformazione metabolica a contatto con la pelle. Sempre secondo l’Ayurveda, l’olio di sesamo promuove la forza e la salute della pelle e dell’intelletto.

Le virtù magiche attribuite al sesamo, derivano probabilmente dalla consuetudine indiana di usarlo  come purificatore, ma anche come simbolo di immortalità, soprattutto nelle cerimonie funerarie ed espiatorie. Nel corso dei funerali, quando il corpo del morto è stato cremato, i partecipanti al rito si bagnano nel vicino fiume e lasciano sulla riva due manciate di sesamo, come viatico o nutrimento per il viaggio del defunto, ma anche come emblema della Vita eterna, se egli ha saputo liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni. Il sesamo apre le porte dell’Aldilà e ancora oggi i semi di sesamo (sia bianco sia nero) sono considerati un simbolo di immortalità e restano profondamente legati ai culti sacri.

Oggi questa pianta è coltivata estensivamente in molte zone calde ed offre un olio che copre il 75% della produzione mondiale di grassi. Da Oriente ad Occidente sono molte le gastronomie che ricorrono al suo aroma. Cina e Giappone usano il sesamo per arricchire il sapore di tofu, carne, pesce e verdure. Nel Medio Oriente questa spezia decora pane, dolci, focacce e torte salate ripiene di verdura.

I semi di sesamo e le sue preparazioni, grazie alle proprietà magiche di questa pianta divina, mettono in fuga i demoni che causano malattie. Una manciata di semi di sesamo, posta sul letto di un ammalato, lo aiuta a riacquistare forza e salute. Negli incantesimi d’amore, faccio bruciare semi di sesamo bianchi in mezzo guscio di noce vuota, il giorno del compleanno della persona amata. Questa operazione va fatta intorno alla mezzanotte e all’aperto, possibilmente nei pressi di una quercia. La cenere ottenuta va custodita in un sacchetto bianco e posta accanto a un indumento qualunque della persona in questione, che non smetterà mai di amarvi. Buona fortuna!

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