Il coriandolo (Coriandrum sativum), chiamato anche prezzemolo cinese o erba cimicina, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiacee. Coriandrum è una parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che deriva dalla parola greca corys o korios (cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante), in riferimento alla somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o dalla pianta spremendo o sfregando le foglie. Il coriandolo presenta un fusto eretto alto circa 30- 60 cm , ha foglie dal sapore piccante che emanano uno sgradevole odore e i fiori, bianchi o rosati, raccolti a ombrello, si presentano nel periodo primavera-estate. I frutti del coriandolo sono dolci, aromatici, hanno un leggero sapore di limone e vengono utilizzati come spezia. Il coriandolo è una pianta originaria dei Paesi mediterranei, ma viene usato soprattutto nelle cucine indiana e latino-americana; mentre in Europa è tornato in uso solo di recente, probabilmente grazie a queste tradizioni culinarie.
L’utilizzo del coriandolo, sia in campo culinario che erboristico, risale ai tempi più antichi: Citato nella Bibbia, i suoi semi sono stati ritrovati in tombe egizie e in epoca romana era usato sia come erba medicinale che come condimento. Apicio ( 1 secolo d,C.) lo usava per un condimento noto come Coriandratum, e anche Plinio il Vecchio lo riteneva un buon rimedio per la cefalea e la prevenzione della febbre.
Le opinioni sul gradimento del coriandolo sono molto contrastanti: molte persone non lo sopportano e descrivono il suo odore e sapore in modi completamente diversi rispetto a coloro a cui invece piace. Il coriandolo è un buon rimedio naturale contro coliche addominali, difficoltà digestive e gonfiore, purifica le vie urinarie e conferisce luminosità ed elasticità alla pelle.. Il suo effetto stimolante attenua il senso di fatica, combatte l’inappetenzae lo rende un buon tonico per l’attività cerebrale e per il sistema nervoso.
Il coriandolo ha inoltre un effetto fungicida e antibatterico.
Con il coriandolo si può preparare un infuso digestivo, efficace e dal sapore aromatico: basta mettere 2 grammi di semi di coriandolo in 100ml di acqua bollente per qualche minuto. Un paio di cucchiai dopo i pasti, saranno sufficienti per favorire la digestione e l’eliminazione dei gas intestinali. La tradizione popolare ritiene il coriandolo un ottimo vermifugo e costituisce un importante ingrediente di linimenti utilizzati per trattare reumatismi e dolori articolari.
Gli impieghi culinari del coriandolo sono molti: nel nostro Paese viene soprattutto utilizzato come ingrediente di alcuni insaccati e come aromatizzante di liquori. Il coriandolo viene anche utilizzato per aromatizzare la cacciagione, le preparazioni in salamoia, funghi, verdure, biscotti, ecc. Nella cucina orientale viene utilizzato come sostituto del comune prezzemolo ed insieme ad aglio e pepe, il coriandolo costituisce uno degli ingredienti di base di un condimento tipico della cucina thailandese. Il coriandolo è uno degli ingredienti principali del curry e di una nota mistura di spezie molto usata nella cucina indiana e in quella pakistana, il garam masala.
Nel XV secolo, durante i festeggiamenti, si lanciavano confetti che spesso consistevano in semi di coriandolo glassati. Nel tempo questi dolcetti di zucchero si sono trasformati fino a diventare i dischetti di carta che conosciamo oggi e che hanno mantenuto il nome della spezia che hanno sostituito.
I semi di coriandolo sono usati di frequente negli incantesimi d’amore e come afrodisiaci. I guaritori arabi preferiscono utilizzarli come coadiuvanti nelle loro pratiche. Il coriandolo è posto sotto l’influenza di Venere e Mercurio.
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